Come un seme rappresenta l'evoluzione personale

Quanta bellezza e quanta potenza è racchiusa in un seme? A memoria non mi è mai capitato di trovarne uno nei disegni, se non nelle mie pitture canalizzate. Il seme è simbolo di vita, racchiude in sè la potenza della creazione. Piccolo o grande che sia, il seme può diventare un albero, una pianta, un fiore. Non è meraviglioso?

Ricordo una meditazione sulla crescita personale che ho fatto anni fa. La voce invitava a entrare in un campo arato e spargere semi nel terreno, attendendone i frutti. Ricordo bene quell’immagine. Mi vedevo con un cappello di paglia al sole a spargere semi e poi a raccogliere i frutti di quanto nato, successivamente.

Una immagine di potenza, di speranza, di gioia immensa. Una immagine che mi è tornata più volte alla mente nei momenti in cui avevo realizzato un mio sogno.

Ti condivido anche un estratto di una lettura bellissima che mi è capitata sotto mano in modo assolutamente inaspettato:

“Il chicco in realtà è un forziere di vita che lentamente si apre, un piccolo vulcano vivo da cui erompe, invece che lava, un piccolo miracolo verde. Nella terra ciò che accade non è la morte del seme (il seme marcito è sterile) ma un lavorio infaticabile e meraviglioso, una donazione continua e ininterrotta, vero dono di sé: la terra dona al chicco i suoi elementi minerali, il chicco offre al germe (e sono una cosa sola) se stesso in nutrimento, come una madre offre al bimbo il suo seno. E quando il chicco ha dato tutto, il germe si lancia all’intorno con le sue radici affamate di vita, si lancia verso l’alto con la punta fragile e potentissima delle sue foglioline.

Allora il chicco muore sì, ma nel senso che la vita non gli è tolta ma trasformata in una forma di vita più evoluta e potente. “Quello che il bruco chiama fine del mondo tutti gli altri chiamano farfalla” (Lao Tze), non striscia più, vola; muore alla vita di prima per continuare a vivere in una forma più alta.”
— Ermes Ronchi

E allora ti invito a chiudere gli occhi e a pensare ad un tuo sogno caro come fosse un seme, sotto terra. A restare a guardare, senza giudizio la sua evoluzione come pianta qualsiasi essa sia.

Se fai questo esercizio e ti va di condividere con me ciò che ne esce, scrivimi a connect@alessiaguasco.space. Sarò felice di leggerti.