Perché il Blue Monday può diventare un Happy Monday

Il Blue Monday il giorno più triste dell’anno? Per me proprio no! E lo dicono tante prospettive diverse che nascono pensando al colore blu.

Sarà che il Blue Monday capita nella settimana del mio compleanno in cui celebro la vita…

Sarà che non amo i condizionamenti imposti….

Sarà che il blu è un colore magnifico che non evoca solo malinconia….

Ma per me il Blue Monday è una teoria priva di ogni senso. Un vero e proprio “pacco” come si direbbe a Napoli. In parole povere, una fregatura!

Cercando le origini del fenomeno si legge: “Secondo questa teoria, al Blue Monday le persone si sentono maggiormente depresse perché inconsciamente il cervello realizza in questo giorno che sono finite le festività natalizie e che i mesi successivi saranno caratterizzati dalla quasi totale assenza di giorni festivi.”

La prima cosa che obietto è che non abbiamo bisogno di festività natalizie e giorni festivi per essere felici. Bastano poche, piccole cose per esserlo, per esser grati alla vita.

Soprattutto nell’emisfero boreale, dove pare che la teoria si applichi.

La seconda cosa riguarda proprio il colore Blu. E qui l’invito a superare il “Blue Monday” guardando il blu con una nuova prospettiva.

Diversi studi hanno dimostrato che il colore blu “ha un effetto pacificante sul sistema nervoso centrale. La pressione arteriosa, la frequenza del polso e del respiro sono tutte ridotte, mentre il meccanismo di autoprotezione lavora per caricare l’organismo”.

In più, il colore blu, spesso associato alla malinconia, richiama anche altre immagini ed emozioni.

…a me evoca il blu del cielo infinito e del mare….

…nell’iconografia religiosa il blu richiama il divino e il femminile sacro…

…nei mandala tibetani la chiara luce immobile della coscienza…

Ora ti invito a chiudere gli occhi e pensare al colore blu. Cosa ti arriva? Che tipo di blu colora la tua immagine? Che intensità ha? Cosa ti trasmette?

Che il tuo Blue Monday sia un Happy Monday!

Ale*